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Una riflessione sull’amicizia deve partire dal capire su come non possa funzionare se non la si coltivi, su come non possa fiorire se non ce ne occupiamo. E’ sul significato del termine coltivare che occorre fare chiarezza. Nel caso dell’amicizia si intende passare del tempo di qualità insieme. La funzione degli amici non è quella di stupirci con storie incredibili, confessioni o informarci sui fatti del mondo, dovrebbero solo essere a portata di mano. Perciò è più che normale essere monotoni, raccontare sempre le stesse cose o argomenti.
Nelle amicizie il punto è trascorrere del tempo insieme e accettare che nessun amico possa essere tutto per noi perché ogni amico fa capo a bisogni e funzioni diversi e noi stessi siamo diversi con ognuno dei nostri amici. I giovani sono più in sintonia con questo concetto di amicizia perché sanno che necessiteranno sia di amici che di fidanzati in quanto hanno la percezione che avranno più di una relazione e di un lavoro.
Nel libro di Dolly Alderton, Tutto quello che so sull’amore, c’è questo pensiero sull’amicizia: “Quasi tutto quello che so dell’amore l’ho imparato grazie alle mie amicizie di lunga data con le donne… So cosa vuol dire conoscere ogni minimo particolare di una persona, vantandosi come se fosse una disciplina accademica. Quando si tratta delle amiche con cui ho vissuto, sono come quelle donne che al ristorante sanno in anticipo cosa ordinerà il loro marito”. Praticamente è importante dare valore alle relazioni di amicizia in cui si passa il tempo a dimenticare e a ricordare reciprocamente qualche volta prestando attenzione a metà, ma comunque sempre capendosi.
Fonte: internazionale.it
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