La felicità in quattro modelli

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    Per gli ultimi sette anni, la Finlandia è stata al primo posto fra i paesi nordici per il grado di felicità della popolazione. Questo porta molte persone a voler ricalcare le abitudini dei finlandesi, ma la strada più semplice non è quasi mai quella corretta. Uno studio del 2016 ha scoperto che la felicità significava raggiungere “l’armonia interiore”.
    Questo concetto, però, non è affatto universale e può assumere significati diversi in base al luogo. Da ciò si deduce che definire la felicità in modo psicologico comporta non afferrarne pienamente il concetto e questo si rispecchia anche nelle parole che utilizziamo per parlarne. Vi è poi una differenza, nella definizione di felicità, fra cultura asiatica ed occidentale. In occidente la felicità è definibile come uno stato di euforia comparabile all’eccitazione unita ad un senso di realizzazione personale, mentre in oriente la felicità consiste in uno stato di forte calma.
    Come si diceva prima, anche le parole che riguardano la felicità hanno caratteristiche differenti a seconda delle lingue. In quelle di radice germanica, il termine felicità ha radici che si connetto a parole legate alla fortuna o alla sorte benevola, mentre in quelle neolatine la radice rimanda alla parola felicitas che si collega alla crescita, alla fertilità e alla prosperità.

    In conclusione le differenza fra le culture nella definizione di felicità sono importanti e non si può dire che un paese sia più felice di un altro. Sarebbe più utile classificare la felicità all’interno dei vari paesi e non confrontarli fra loro.

    Un metodo per fare ciò è partire dalla distinzione fra due modi in cui si può osservare la felicità. Il primo prende in considerazione la sua espressione interiore o esteriore orientandosi all’introspezioni e alla relazione con gli altri, il secondo guarda alle relazioni interpersonali o agli obiettivi, concentrandosi verso il prossimo e ad obiettivi pratici. In questo modo si ricavano 4 modelli di benessere:

    1) la felicità è data dall’avere ottime relazioni con persone a cui teniamo perciò amicizie e famiglia sono le fonti principali di essa. Il paese che meglio si rispecchia in questo modello sono gli Stati Uniti;
    2) la felicità deriva a un alto grado di consapevolezza. In questo modello c’è un intreccio fra focus interiore e relazioni interpersonali ed è tipico delle persone con un’indole spirituale, filosofica o religiosa e di chi dà molta importanza alla vita in comunità come nel caso degli abitanti dell’India del sud;

    3) la felicità è data dal fare quello che si ama insieme agli altri. Questo modello sorge dall’unione che si basa sul dato esteriore e sugli obiettivi (dedicarsi al lavoro o attività di svago molto gratificanti) e si può riscontrare soprattutto dei paesi nordici e dell’Europa centrale;

    4) la felicità è semplicemente stare bene ed è una combinazione fra focus interiore ed obiettivi. In questo modello si assiste invece a una combinazione di focus interiore e di obiettivi ed è tipico delle persone che danno priorità alle esperienza da cui ricavano sensazioni positive, fatte sia da soli che insieme agli altri. E’ molto diffuso in Sud America ed Africa.

    Questi modelli, anche se non esaustivi, sono un punto di partenza per comprendere la varietà dei concetti di benessere che ci sono nel mondo e all’interno delle stesse persone. Capire queste differenze è anche un modo per conoscere meglio se stessi.

    Fonte: internazionale.it
     
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0 replies since 19/4/2024, 09:13   1 views
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